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Matteo Barbieri, dubbi sulla morte del giovane scomparso

Il corpo del ragazzo scomparso tra l'11 e il 12 luglio dopo aver lavorato da "Capperi" è stato rinvenuto venerdì in un avvallamento vicino alla Braccianense, con la sua moto accanto: si pensa ad un incidente, ma non si capisce, ad esempio, perché il segnale del cellulare si sia spostato.

Matteo Barbieri, dubbi sulla morte del giovane scomparso 22 Luglio 2018Lascia un commento

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Rimangono dubbi sulla morte di Matteo Barbieri, il giovane di quasi 19 anni, i cui genitori vivono alla Balduina, scomparso la notte tra l’11 e il 12 luglio dopo aver lavorato come cameriere al ristorante “Capperi”! all’inizio di via Damiano Chiesa, diretto poi ad Anguillara, dove viveva con un amico, a bordo della sua moto, una Honda CB 500 Abs rossa metallizzata, dove però non è mai arrivato. Il cadavere del ragazzo è stato infatti rinvenuto, nel pomeriggio di venerdì, in un avvallamento vicino alla via Braccianense, all’altezza del km 4, dopo il bivio de La Storta, con accanto la sua moto. A trovarlo, un contadino della zona, che ha poi allertato il Numero Unico per le Emergenze: sul posto si sono quindi subito recati gli agenti del Commissariato Flaminio e i carabinieri della Compagna Trionfale, che da giorni indagavano sulla scomparsa del giovane, sulla quale la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato.

I familiari avevano pubblicato un appello su Facebook per ritrovare Matteo, della cui scomparsa si era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto?” e che era stato cercato persino con i droni. La moto presentava i segni di un incidente, e, secondo i primi rilievi di carabinieri e medico legale, il decesso del giovane sarebbe compatibile con quello causata da un sinistro stradale: egli, stando ad una prima ricostruzione, potrebbe essere uscito fuori strada con la sua moto per poi finire in un fossato adiacente la strada, dove la vegetazione è fitta. Non vi sarebbero, però, tracce di una sbandata o di uno sfondamento della vegetazione, né segni di un impatto con altri veicoli: per il ragazzo sarebbe stato quindi letale l’impatto con il terreno e con delle grosse radici di alberi.

Le profonde ferite sulla testa farebbero pensare che il giovane sia morto quasi subito, tuttavia ora dovrà essere l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata già domani al Policlinico Gemelli, a fare maggiore chiarezza sul suo decesso, assieme agli ulteriori rilievi sulla moto e sul manto stradale. Egli, nel pomeriggio di mercoledì 11 luglio, aveva parlato al telefono con la madre, dicendole che si sarebbero visti la domenica seguente, e, alle 23.43, le aveva mandato un sms per augurarle buonanotte, mentre, a mezzanotte e trentasei, aveva inviato un messaggio alla fidanzata, dicendole: “Amore, sono uscito dal lavoro e sto tornando a casa”.

Alla stessa ora è stato visto dai colleghi uscire dal ristorante “Capperi”, dove lavorava, ma poi a casa non vi era mai arrivato. Erano quindi iniziate le ricerche di amici e parenti, cui ora risulta difficile credere che la sua moto possa esser finita da sola fuori strada, una strada che conosceva benissimo e che percorreva ogni giorno. Il mistero principale, però, riguarda il cellulare, che il giorno dopo la scomparsa sarebbe rimasto acceso, e il cui segnale camminava, secondo quanto scoperto dal padre tramite un’applicazione di Google, al punto che, alle 17.30 di giovedì, avrebbe agganciato una cella a una decina di chilometri in linea d’aria dalla casa dove il giovane viveva. Anche una telecamera avrebbe ripreso una moto, forse la Honda del ragazzo, sulla strada di casa.

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

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