Approfondimenti

Balduinaeoltre

Editoriale “Balduinaeoltre”: un blog che si occuperà principalmente della Balduina, il quartiere di Roma dove vivo da quando sono nato, ma attraverso il quale offrirò il mio personale punto di vista anche su altre questioni, riguardanti in particolare la politica e l’attualità italiane ed internazionali.

Balduinaeoltre 9 Settembre 2017Lascia un commento

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Viviamo tempi difficili: più che un modo di dire sembra un dato di fatto, ad osservare lo scenario internazionale, dominato da continue tensioni tra le principali potenze, a cui si aggiungono altre nazioni, come la Corea del Nord con il suo dittatore Kim-Jong Un, che sembrano soffiare sul fuoco dell’instabilità, al punto da voler quasi sfidare gli Stati Uniti e la comunità internazionale. Rimane grave anche la crisi in Siria, in cui si mescolano ragioni geopolitiche alla lotta al terrorismo, visto che fra i gruppi ribelli vi è anche l’Isis. Quella del terrorismo facente capo a tale organizzazione è pure una minaccia che incombe sempre più sull’Occidente, che ha mietuto molte vittime civili in diversi attentati (l’ultimo a Barcellona, lo scorso 17 agosto), e che oltretutto vuole farci vivere sempre più nella paura, sia di compiere molte azioni per noi normali, sia dell’altro, del “diverso”, dello “straniero”, che viene percepito come un pericolo.
L’Occidente stesso ha dovuto fare i conti con una lunga e grave crisi economica, che ha riguardato, e in parte tuttora riguarda, anche l’Italia, dove soprattutto chi è più giovane deve spesso adattarsi a lavori precari e sottopagati o affrontare il dramma della disoccupazione. In tutto questo, però, sembra non intravedersi una soluzione, o meglio, quelle proposte appaiono poco lungimiranti, se non pericolose: vi è infatti chi, come Trump, Putin e Kim-Jong Un, sembra ritenere che quella militare possa essere la risposta migliore, mentre, anche nella storia recente, si è visto come guerre ed interventi armati rischino di innescare una spirale di violenza a cui poi è assai difficile porre fine. Contemporaneamente, anche in Europa, anche in Italia, trionfano i partiti nazionalisti di stampo xenofobo, che, come obiettivo principale, si propongono di fermare l’immigrazione praticamente ad ogni costo, e speculano sulle paure della gente, alimentandole e fomentando una “guerra tra poveri”, tra chi è magari disoccupato nelle nazioni europee e chi, fuggendo dalla guerra o dalla povertà spesso a bordo di un barcone, vorrebbe solamente avere l’opportunità di costruirsi una vita migliore, ma, a parte alimentare i sentimenti razzisti, tali partiti hanno ben poche proposte che possano realmente migliorare le condizioni di chi è colpito dalla crisi. Del resto, i partiti cosiddetti “tradizionali”, a cui fanno riferimento ancora la maggioranza dei leader europei, sono identificati proprio come responsabili della crisi economica e delle difficoltà che soprattutto gli strati sociali più deboli si trovano ad affrontare, e in effetti poco hanno fatto per mettere un freno alla disoccupazione, alla precarietà e all’aumento della povertà, ma hanno anzi continuato ad applicare ricette economiche rivelatesi sbagliate e soprattutto inique, perché tendenti all’erosione dei diritti dei lavoratori e all’aumento delle disuguaglianze. Inoltre, questi stessi partiti, talvolta, nel timore di perdere consensi, tendono ad adottare politiche “securitarie”, specie riguardo all’immigrazione (come avvenuto anche in Italia, con i decreti Minniti-Orlando e con il “codice di condotta” per le Ong che salvano i migranti in mare), senza però tener conto dei possibili effetti di tali politiche sulle persone in carne ed ossa. Da nessuna parte, insomma, sembrano giungere proposte concrete per affrontare i drammatici problemi della società contemporanea, e ciò spesso accresce il senso di frustrazione, rabbia ed anche solitudine di molte persone, nonché l’avversione, o comunque l’allontanamento, dalla politica. Un modo, invece, per recuperare la passione civica e politica può essere l’interessamento per le questioni del proprio quartiere e territorio, e proprio questo vorrebbe essere il senso di “Balduinaeoltre”: un blog che si occuperà, appunto, principalmente della Balduina, il quartiere di Roma dove vivo da quando sono nato, ma attraverso il quale offrirò il mio personale punto di vista anche su altre questioni, riguardanti in particolare la politica e l’attualità italiane ed internazionali (essendo la politica uno dei miei principali interessi), ma non solo, in modo da tenere insieme il “locale” e il “globale”. La Balduina è infatti un bel quartiere, elegante e ricco di verde, ed è annoverato da sempre fra i quartieri “bene” di Roma, ma, come vedremo, da alcuni anni a questa parte sta vivendo anch’esso, come molte altre zone della capitale, una situazione di crisi, fra negozi che chiudono, immondizia e traffico.

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *