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Voragine via Andronico, due indagati per crollo colposo. Iniziata messa in sicurezza

Sono indagati il legale rappresentante dei proprietari del terreno e il legale rappresentante della società responsabile del cantiere. Cieri (Ecofim): "Il carico è stato appesantito dall'acqua persa dall'Acea". I residenti: "Disastro annunciato".

Voragine via Andronico, due indagati per crollo colposo. Iniziata messa in sicurezza 17 Febbraio 2018Lascia un commento

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Vi sono due indagati con l’ipotesi di reato di crollo colposo per la voragine che si è aperta mercoledì in via Livio Andronico, risucchiando diverse auto: si tratta del legale rappresentante dei proprietari del terreno e il legale rappresentante della società responsabile del cantiere dell‘ex Istituto Santa Maria degli Angeli, dove è avvenuto lo smottamento. L’indagine è stata affidata al procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e al pm Mario Dovinola, che giovedì mattina si sono recati sul posto per svolgere un sopralluogo ed hanno affidato una consulenza ad un ingegnere strutturista, a un ingegnere geotecnico e ad un geologo. Sono ventidue le famiglie evacuate dalle loro abitazioni al momento inagibili ai civici 16 e 24 di via Andronico, e che per ora hanno trovato alloggio presso il vicino hotel Tiberio, da parenti e amici e, in un caso, in un albergo individuato con il protocollo “Hotel solidali”. Un ingegnere dei vigili del fuoco ha spiegato al “Messaggero” che per il ritorno di queste persone nelle loro case “i tempi. purtroppo, temo che non siano brevissimi, perché bisognerà procedere alla messa in sicurezza dell’area che è franata”.

Fanno discutere, invece, le parole di Luca Cieri, amministratore della società Ecofim che gestisce il cantiere dell’ex Istituto Santa Maria degli Angeli, che ha affermato: “Non doveva succedere, ma siamo stati un pò bravi e fortunati che non abbiamo causato feriti o morti“.  Quanto alle cause della voragine, invece, ha spiegato: “E’ crollata una paratia. Bisogna capire perché è crollata ma credo sia più giusto che lo valutino i periti. Io da costruttore posso dire che sicuramente ci sarà un concorso di colpe. Gli ingegneri che l’hanno progettata mi ribadiscono che la paratia è sovradimensionata per il carico previsto. Loro dicono che il carico è stato appesantito dai milioni di tonnellate d’acqua perdute dall’Acea e sicuramente una responsabilità c’è”. L’Acea, che giovedì aveva fatto sapere di aver “constatato l‘ottimo stato delle tubature, che “si presentano però troncate di netto, probabilmente per il forte impatto dovuto allo smottamento del terreno, ma in nessun modo corrose”, ha poi replicato definendo “gravemente diffamatorie e lesive della propria immagine le dichiarazioni rilasciate” da Cieri.

Nel pomeriggio di venerdì sono iniziati i lavori di rimozione delle auto precipitate nel cantiere a causa della frana e i lavori di messa in sicurezza dell’area: nella zona della frana sono stati posti dei teli a protezione del terreno, anche per timore che la pioggia prevista per i prossimi giorni possa complicare la situazione. E’ la stessa società Ecofim che. obbligatoriamente, sta svolgendo i lavori di messa in sicurezza, come ha spiegato Cieri, aggiungendo: “Mi auguro massimo entro domenica sera-lunedì di essere in piena sicurezza“. Intanto, nel quartiere, i residenti parlano quasi tutti di “disastro annunciato”, anzi, sostengono che per pura fortuna non ci è scappato il morto, e che, se al momento del crollo fosse transitato l’autobus 990, sarebbe stata una vera tragedia.

Moltissimi, infatti, si erano già lamentati, con diversi esposti e denunce, di quel cantiere troppo rumoroso, dove spesso si lavorava dalle 6 di mattina a tarda sera, e delle polveri e delle vibrazioni da questo causate, ma, spiegano, nessuno ha mai controllato, mentre gli allagamenti che vi sono stati nelle ultime settimane lasciavano intuire che il terreno potesse cedere. Nella zona, poi. al timore per l’eventualità di ulteriori crolli si sono aggiunti i disagi per le interruzioni del servizio idrico, che però già nella giornata di giovedì era stato ripristinato quasi ovunque, per la chiusura del tratto di via Andronico prospiciente la voragine, che rimane interdetta anche ai pedoni e che comporta anche il mancato transito per via Appiano e via Proba Petronia della linea 990 dell’autobus, e di via Lattanzio dall’incrocio con via Anneo Floro all’incrocio con via Andronico, dove però si può passare a piedi. Il Codacons, in una nota, ha lanciato un’azione risarcitoria collettiva per tutti gli abitanti di via Livio Andronico e del quartiere Balduina. Finalizzata ad ottenere il risarcimento dei danni per gli evidenti pericoli corsi”. 

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

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