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Via Lattanzio, allagati i garage confinanti con il cantiere

Il Comitato Crollo alla Balduina ha pubblicato su Facebook due video in cui si vedono una crepa sul muro e un velo d'acqua sul pavimento dei box. Giovedì il Comitato aveva partecipato alla Commissione Trasparenza del XIV Municipio.

Via Lattanzio, allagati i garage confinanti con il cantiere 8 Ottobre 2018Lascia un commento

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Desta ancora preoccupazione il cantiere di via Lattanzio, a quasi otto mesi dal crollo di via Andronico. Sabato, infatti, si sono nuovamente allagati i garage confinanti con il cantiere, realizzati una decina di anni fa dall’attuale direzione dei lavori di quest’ultimo, che hanno un accesso su via Lattanzio e uno su via Andronico e si erano già allagati dopo il crollo, venendo posti anch’essi sotto sequestro. Lo ha reso noto il Comitato Crollo alla Balduina, che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook due video, in uno dei quali si può vedere una profonda crepa su un muro, e nell’altro un velo d’acqua che copre i pavimenti dei box, e si sente lo scrosciare dell’acqua, e viene inoltre spiegato: “Il punto interessato pare sia posto al confine tra largo Lucio Apuleio e i box all’altezza della zona di cantiere dove sono in corso le trivellazioni”. Il presidente della Commissione Trasparenza del XIV Municipio e consigliere Pd Julian Colabello, su Facebook, ha attaccato: “Una vistosa crepa e forti infiltrazioni. Arrivano anche foto di dilavamenti ai bordi del cantiere. Le palazzine private crescono e la strada è come l’abbiamo trovata 7 mesi fa. Abbiamo già avuto un 14 febbraio e tanto c’è bastato. Ho chiesto chiarezza per mesi, si continua a rinviare il Consiglio aperto, l’assessore ai lavori pubblici, il Presidente del Municipio, la Sindaca, tutti a dire “troveremo i responsabili” “è tutto a posto“. Tronfi hanno anche bocciato una mia mozione che chiedeva di fermare i lavori fino a quando non fosse riaperta la strada. Ma qui non sembra niente a posto. Abbiamo già depositato un esposto a marzo, non vorrei doverne fare uno nuovo.

Lo scorso 4 ottobre il Comitato ha partecipato alla Commissione Trasparenza del XIV Municipio, a cui ha preso parte anche la Direzione Lavori del cantiere, e, in tale occasione, ha lamentato la mancanza di trasparenza di Municipio e Comune, ed è stato ribadito che l’Ufficio Tecnico del Municipio aveva comunicato di non aver mai ottenuto la copia del permesso di costruire rilasciato alla Ecolattanzio né gli allegati grafici, e non può quindi svolgere il suo ruolo di vigilanza. La Direzione dei Lavori del cantiere ha inoltre spiegato che la paratia realizzata serve solamente per le operazioni peritali e non garantisce la sicurezza di tutto il fronte frana, che, laddove non sono stati collocati i pali, è assicurata dalla terra di riporto. La Direzione Lavori ha chiarito anche che lo sconfinamento dei pali sull’area demaniale sarebbe stato necessario in quanto, durante le prime perforazioni, sarebbero stati trovati i resti della paratia crollata, e per preservare le prove avrebbero quindi distanziato i pali.

Il 2 ottobre, il Comitato aveva invece depositato in Procura un’istanza con la quale si chiedeva un “immediato e urgente chiarimento e la “convocazione di un incontro ufficiale“, in quanto l’opera che, proprio su ordine della Procura, si sta effettuando per la conclusione degli accertamenti peritali “sarebbe stata realizzata all’interno della sede stradale e quindi sul demanio, anziché all’interno dell’area privata del cantiere”, e in quanto, lo scorso 22 agosto, il Municipio ha inviato al Comitato una nota in cui “si da atto che nel mese di aprile 2018 si è riscontrata l’assenza di autorizzazione sismica per opere realizzate nel cantiere“. Nell’istanza, si rimette inoltre alla Procura la “valutazione delle condotte sopra descritte” anche ai sensi del codice penale e la “valutazione della sussistenza dei presupposti per l’adozione di provvedimenti quali il sequestro probatorio e il “sequestro preventivo”.

Il 1 ottobre, invece, Acea Ato 2 ha comunicato con una nota di aver terminato i lavori necessari alla parziale riapertura di via Andronico e al transito per i passi carrai dei civici 16 e 24 e ha confermato di aver restituito la strada al Municipio. Il 16 settembre, invece, il Comitato aveva inviato una nota al Municipio per chiedere la riapertura dei passi carrai dei civici 16 e 24 di via Andronico e la verifica statica della parte della strada non franata, mentre il 12 settembre aveva inviato una nota all’Asl Roma 1, all’Ufficio Giardini e al Municipio XIV per chiedere una verifica delle condizioni igienico sanitarie della via e la potatura degli alberi, l’estirpazione delle erbe e la disinfestazione della strada.

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

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