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L’ex Clinica San Giorgio sarà demolita. Al suo posto una palazzina

Nella commissione trasparenza di ieri è stato comunicato che la Lapo srl, attualmente proprietaria dell'edificio, ha ottenuto il permesso a costruire con cambio di destinazione d'uso, e il presidente del Municipio Campagna avrebbe detto all'agenzia Dire che vi si costruirà "una palazzina residenziale".

L’ex Clinica San Giorgio sarà demolita. Al suo posto una palazzina 30 Maggio 20191 Comment

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Avevo parlato ormai un anno e mezzo fa dellex clinica San Giorgio, situata al numero 142 di viale Medaglie d’Oro e che, fino al 2007, era stata un centro oncologico d’eccellenza, ma una volta fallita la società proprietaria, la Selene Srl, aveva iniziato ad andare sempre più in rovina e ad essere il rifugio di qualche senza fissa dimora, e, tuttora, si presenta sempre più fatiscente, quasi diroccata. Ieri, però, si è appreso che la situazione della clinica sarebbe vicina a quella svolta che si attendeva da tempo: durante la commissione Trasparenza è stato infatti comunicato che la società attualmente proprietaria, la Lapo srl, ha ottenuto il permesso a costruire con cambio di destinazione d’uso. Alcuni funzionari della Polizia locale del XIV Municipio, durante la commissione, avrebbero riferito di aver effettuato alcuni giorni fa un sopralluogo con i rappresentanti della Lapo srl, nel quale si sarebbe appurato che “il cantiere di abbattimento e ricostruzione potrebbe partire a breve”, ossia“appena si ripristineranno le condizioni meteo”.

In base al permesso a costruire, l’edificio sarà interamente demolito e ricostruito con un premio di cubatura, e il presidente del Municipio Alfredo Campagna avrebbe spiegato all’agenzia Dire che “sarà realizzata al suo posto una palazzina residenziale”. Secondo il permesso a costruire, i lavori dovranno iniziare, pena decadenza del permesso, entro un anno dalla sua concessione, quindi entro il 28 marzo 2020, e non potranno durare più di tre anni. Il presidente della commissione Trasparenza del Comune di Roma, Marco Palumbo, ha annunciato che tale commissione verrà riconvocata sulla questione fra un mese, il 28 giugno.

Il consigliere municipale Julian Colabello, del Pd, ha commentato, in un post su Facebook: “Ovviamente nessuno sa nulla in Municipio e sono ormai mesi che Country non si fa vedere. Ma noi sono anni che ci battiamo per far rimuovere questo scempio e 5stelle o meno non molliamo. #arivederle, le demolizioni, speriamo presto”. I consiglieri comunali di FdI Lavinia Mennuni e Francesco Filomeni hanno chiesto l’accesso agli atti per scoprire cosa sarà realizzato, e, in una nota, hanno chiesto, assieme al coordinatore di FdI nel XIV Municipio Federico Guidinelle more dell’ inizio di detti lavori , che venga garantita la sicurezza della struttura preservandola da eventuali intrusioni abusive“, per poi sottolineare: “ora va seguita con grande attenzione cosa sara’ realizzato e sopratutto come verrà realizzato, al fine di evitare un bis della situazione di via livio andronico e su questo incalzeremo senza sconti gli organi preposti di Municipio 14 e Roma Capitale”.

Non appare infatti facile, per i residenti della Balduina, dimenticare la vicenda del cantiere di via Lattanzio e i disagi che questo ha arrecato già all’inizio e poi, ancora di più, in seguito al crollo di via Andronico, anche se il fatto che venga abbattuta una struttura ormai fatiscente come l’ex clinica San Giorgio sembra positivo. Si spera, dunque, che dietro alla sua demolizione non vi siano solamente delle speculazioni edilizie, ma che ne sorga comunque qualcosa di piacevole da vedere e in armonia con il resto del quartiere, e che i lavori non arrechino ulteriori disagi alla zona.

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Un commento

  1. Nel 1963 nacqui in questa clinica. Poi di recente sono andato a vedere il luogo, trovandolo come è oggi.
    Dispiace sapere che le stanze che mi hanno visto nascere, peraltro durante una specie di diluvio, l’11 febbraio, non esisteranno più, ma la situazione attuale è insostenibile.
    Quindi, pazienza…

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