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Consiglio municipale aperto su via Andronico: “Tra 10 giorni nuovo percorso del 990”

Tanti cittadini al consiglio municipale aperto sul crollo di via Andronico e sui problemi del quartiere, al quale però era assente la sindaca. Campagna ha annunciato che fra una decina di giorni la linea 990 dell'autobus verrà fatta passare per l'altro tratto di via Andronico e via Vegezio, e fra non molto la strada dovrebbe essere riaperta a senso unico, ma per la riapertura completa bisognerà aspettare.

Consiglio municipale aperto su via Andronico: “Tra 10 giorni nuovo percorso del 990” 9 Novembre 2018Lascia un commento

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Si è tenuto ieri pomeriggio presso il teatro della parrocchia di Santa Paola Romana l’atteso consiglio municipale aperto sul crollo di via Andronico e sui problemi del quartiere, che ha visto una larga e appassionata partecipazione della cittadinanza, e durante il quale non è mancato anche qualche momento di tensione. Erano presenti il presidente del Municipio XIV Alfredo Campagna, il presidente del Consiglio municipale Paolo Morbioli, la presidente della Commissione Urbanistica di Roma Capitale Donatella Iorio, il direttore del Municipio XIV e dell’Ufficio Tecnico del Municipio Antonio Fernando Di Lorenzo, il direttore dei lavori della Società Ecolattanzio Eugenio Daniele Gabriele, l’amministratore di tale società Luca Cieri e il presidente del Comitato Crollo alla Balduina Giancarlo De Caprariis, oltre a diversi consiglieri municipali ed esponenti dell’opposizione, soprattutto di FdI. Assente, invece, la sindaca di Roma Virginia Raggi, che era stata invitata a partecipare. Riguardo alla riapertura della strada, Di Lorenzo ha spiegato che, dopo il crollo, essa è stata dissequestrata il 3 ottobre, e pertanto, solo il 6 novembre, una volta accertato il cessato pericolo, si è potuto iniziare ad aprire due piccoli tratti davanti ai passi carrabili ai civici 14, 16 e 26 della stessa, per consentire l’accesso dei veicoli nei garage, e si sta pensando, una volta conclusi i lavori che al momento vi sta svolgendo la Telecom, di riaprire a senso unico tutta la strada, non si sa ancora se solo ai residenti o a chiunque, sulla parte di questa non crollata.

Per la riapertura completa, però, come ha detto anche il presidente Campagna (intervenuto per ultimo), si prospettano tempi più lunghi, sia perché vi è ancora l’inchiesta in corso, sia perché occorre ripristinare le condutture dell’Acea, che passano in profondità, e poi rifare la strada. Quanto, invece, alla realizzazione di un percorso alternativo della linea 990 dell’autobus che lo faccia transitare in questa parte del quartiere, chiesto da molti dei cittadini intervenuti, sempre Campagna ha spiegato che è da molto che si stanno studiando soluzioni in tal senso, ma poi non era stato possibile attuarle, dato che si erano aperte altre voragini in zona, ed ha comunque assicurato che, forse già tra una decina di giorni, ricevuto l’avallo dal Dipartimento competente, il 990 passerà per l’altro tratto di via Andronico, per poi scendere per via Vegezio e per via Lattanzio. Il presidente del Comitato Crollo alla Balduina De Caprariis ha lamentato la mancanza di trasparenza degli uffici municipali, che non avrebbero risposto alle sue richieste, e il fatto che si sia continuato a costruire due palazzine senza aver prima accertato le cause del crollo, ed ha pertanto chiesto la sospensione dei lavori.

L’amministatore dell’Ecolattanzio Cieri si è detto disposto a ripagare tutti i danni arrecati ai cittadini, pur precisando che le responsabilità del crollo andranno accertate dalla magistratura. Si è inoltre parlato della questione di via Damiano Chiesa, che da ieri è stata completamente chiusa al traffico e lo sarà fino al 17 novembre per lavori di completamento dei collegamenti della nuova rete fognaria ai collettori principali, ma che, una volta terminati questi lavori, a detta del presidente del Municipio potrebbe riaprire già dal 18 novembre. Quanto al problema dei rifiuti, un responsabile AMA ha annunciato che sta per essere introdotto un sistema di raccolta “porta a porta” degli stessi, ha detto che la sede di zona AMA è stata chiusa anche perché non era in buone condizioni, e ha spiegato che la situazione della spazzatura è problematica in tutta Roma, in primo luogo per i problemi riguardanti lo smaltimento della stessa, e poi anche per la carenza di personale nell’azienda capitolina.

Verso le 17.30 si sono vissuti attimi di bagarre, in quanto il presidente del Consiglio Municipale ha annunciato che era stata chiesta la convocazione di una capigruppo e, pertanto, bisognava sospendere il consiglio, ma ciò ha scatenato le vivaci proteste dei cittadini e, soprattutto, dei consiglieri dell’opposizione, per cui, dopo circa un quarto d’ora, la seduta è ripresa. La presidente della Commissione Urbanistica di Roma Capitale Iorio ha spiegato che il permesso di costruire era stato rilasciato alla società Ecolattanzio in base alle leggi regionali, quindi anche in virtù del piano casa del 2009, che concedeva un aumento delle cubature, ma, in seguito, non sarebbe stata concessa la variante al progetto richiesta, e ora si intende svolgere delle verifiche anche sul permesso concesso a suo tempo.

Quanto alla presenza di acqua nel sottosuolo nell’area di via Andronico, è stato precisato che si può costruire nonostante ciò, a condizione che si prendano i dovuti accorgimenti per l’impermeabilizzazione, e l’ingegner Gabriele ha spiegato che non vi è una vera e propria falda acquifera, ma i garage adiacenti si erano allagati perché quando piove si tende a verificare un “ruscellamento”, con l’acqua che non viene bene assorbita dal terreno. Alle 18.33 è stato ufficialmente chiuso il consiglio, ma si è lasciato comunque parlare i cittadini e i rappresentanti istituzionali rimasti, tra cui il presidente Campagna, che, oltre a quanto già scritto, ha spiegato che non si era potuto convocare prima il consiglio municipale perché la situazione ancora non era ben chiara e quindi non si sarebbe potuto fornire adeguate risposte alle domande dei residenti.

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

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