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Fascismo e xenofobia, per combatterli serve cultura ma anche repressione

Negli ultimi giorni si sono verificate alcune intimidazioni ad opera di movimenti nazifascisti, come il "Veneto Fronte Skinhead": per arginare tali fenomeni occorre ricordare gli orrori prodotti da tali ideologie ma anche intervenire con la forza della legge.

Fascismo e xenofobia, per combatterli serve cultura ma anche repressione 6 Dicembre 2017Lascia un commento

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

Si sono verificati negli ultimi giorni diversi episodi che hanno evidenziato sempre più il palesarsi, anche in Italia, di sentimenti e ideali nazifascisti e xenofobi. Lo scorso 28 novembre, infatti, a Como, alcuni militanti del gruppo “Veneto fronte Skinhead” hanno fatto irruzione durante un’assemblea della rete di associazioni a sostegno dei migranti “Como senza frontiere” e obbligato i presenti ad ascoltare un proclama sulla cosiddetta “invasione”. Quattro dei partecipanti al blitz sono stati già identificati e denunciati per violenza privata, e altri quattro saranno denunciati per concorso in violenza privata, mentre si sta cercando di identificare gli altri. Pochi giorni prima, sempre a Como, erano state invece dipinte a terra delle sagome umane di fronte alle sedi della Caritas. Lo stesso movimento, incurante delle polemiche e delle inchieste, ha organizzato per il 23 dicembre una festa in onore della Decima Mas, ossia la Divisione fanteria di Marina X, il corpo militare guidato da Junio Valerio Borghese che dopo l’8 settembre scelse di continuare la guerra con la Repubblica Sociale Italiana e di rinsaldare l’alleanza con la Germania nazista.

A Milano, invece, nel quartiere Ortica, il murales con la scritta “Bella ciao” è stato coperto dalla scritta fascista “Duce a noi”. A Firenze, in una caserma dei carabinieri è apparsa una bandiera del Reich, usata anche da gruppi neonazisti: ad esporla sarebbe stato un giovane carabiniere in ferma volontaria, che adesso rischia provvedimenti disciplinari, anche se, avendola messa in una camerata e non in un luogo pubblico, non vi sarebbe reato. E’ stato però il blitz dei naziskin alla riunione delle associazioni per migranti il fatto che ha suscitato le maggiori reazioni politiche, che però non sono state sempre di condanna: il segretario del Pd Matteo Renzi ha infatti affermato: “Il Pd è in prima fila a dire che è uno scandalo e una vergogna, ma mi piacerebbe che lo fossero tutte le forze politiche”. Il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha invece ribattuto: “Il problema dell’Italia è solo Renzi, non i presunti fascisti. Lui si occupa di fake news e del ritorno del fascismo che non esiste. Certo che entrare in casa di altri invitati non è elegante, ma il tema dell‘invasione dei migranti sottolineato dagli skinheads è evidente”.

Salvini, in tal modo, sembra voler portare il suo partito sempre più a destra, pure rispetto a quando esso era guidato da Umberto Bossi, che, invece, ha dichiarato: “Quei voti la Lega non deve cercarli”. Sarebbe effettivamente necessario che tutte le forze politiche prendessero le distanze da certi episodi, e dichiarassero, finalmente, che non hanno nulla da spartire con alcune ideologie né con chi se ne fa portavoce, invece di strizzare l’occhio a questi ultimi per un qualche tornaconto elettorale. E’ altresì irresponsabile aizzare sentimenti xenofobi trattando il complesso fenomeno dell’immigrazione in termini catastrofici, parlando di “invasione“, e, anzi, anche le forze politiche più attente dovrebbero cercare di smontare questo falso mito, rassicurando l’opinione pubblica e dando a quest’ultima una visione meno negativa di tale fenomeno, proprio per arginare il vento del razzismo che, invece, ultimamente sembra soffiare sempre più forte, in Italia e in Europa.

Le ideologie di tipo nazifascista e xenofobo vanno infatti combattute innanzitutto tramite la cultura e la memoria storica, quindi ricordando ciò che è stato il fascismo e soprattutto il nazismo, gli orrori prodotti da tali ideologie e l’assurdità e l’insensatezza, oltre che la pericolosità, di esse come del razzismo e della xenofobia. In alcuni casi, poi, è giusto anche che si intervenga reprimendo, visto che, in Italia, vi è già la legge Scelba che punisce l’apologia del fascismo e la legge Mancino che sanziona i gesti legati all’ideologia nazifascista o che incitano alla discriminazione razziale, ed è già stata approvata alla Camera un’altra legge, la legge Fiano, che intende punire “chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco“. E’ chiaro, quindi, come i movimenti che si richiamano a certe ideologie e pongono in essere talune condotte, come, appunto, il gruppo “Veneto Fronte Skinhead”, si pongono per molti versi al di fuori della legge, e pertanto andrebbe seriamente considerata l’opportunità di scioglierli.

Sono nato nel 1982 a Roma, e sono sempre vissuto, e vivo tuttora, nel quartiere Balduina, a cui sono molto affezionato e che considero uno dei migliori della città, ma di cui, al tempo stesso, conosco pure i difetti e gli aspetti che andrebbero migliorati.

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